Il “preservativo di cittadinanza” è stato già eliminato: “Non è nel contratto di governo”

La manovra economica del governo Conte continua a far discutere.

Dopo la valanga di polemiche in merito all’innalzamento del deficit, portato al 2,4%, e al braccio di ferro con l’Europa che sembra non scemare, è un emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle a scatenare critiche e anche una certa ilarità.

Si tratta del già ribattezzato “preservativo di cittadinanza”: per farla breve, i pentastellati avrebbero proposto all’interno dell’emendamento di distribuire profilattici gratis non solo ai giovani sotto i 26 anni, ma anche ai migranti richiedenti asilo.

L’emendamento ha avuto vita breve, dato che è stato già ritirato.

Il motivo ? A quanto pare, come riferito dal capogruppo del M5S alla Camera, Francesco D’Uva, alla base del “dietrofront” ci sarebbe un mancato accordo con la Lega, che avrebbe storto il naso – per usare un eufemismo – di fronte a questa proposta.

Inoltre, il “preservativo di cittadinanza” non sarebbe stato inserito nel famoso contratto di governo stipulato dal Carroccio e dal Movimento 5 Stelle prima di dare il via libera alla maggioranza parlamentare e al nuovo Governo.

Dell’emendamento ha parlato anche Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, intervenuto come ospite nel programma “In mezz’ora”, condotto da Lucia Annunziata su Rai Tre: “Prima parlano di profilattici di Stato. E poi se non funzionano ti danno il terreno per il terzo figlio”, ha detto Bonomi, rimarcando il termine “confusionaria” per indicare la manovra economica del governo gialloverde.

Polemiche anche dal PD, ma per un altro motivo: i dem, infatti, accusano i pentastellati di aver copiato il testo di una loro deputata, Giuditta Pini, che era stato precedentemente bocciato in un’altra commissione proprio dal M5S.

Potrebbe trattarsi anche di una piccola rivincita da parte di Salvini, che negli ultimi giorni è stato fortemente redarguito dall’altro vicepremier, Luigi Di Maio, e dal presidente della Camera, Roberto Fico, sulla volontà di aumentare gli inceneritori in Campania per combattere l’emergenza rifiuti.

Senza dimenticare che una parte – nemmeno così ridotta – del Movimento non ha affatto digerito alcune misure contenute nel decreto sicurezza e immigrazione fortemente voluto dal Ministro dell’Interno. Insomma, nel governo Conte i mal di pancia non mancano.

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