Il dipendente straniero guadagna meno dell’italiano: lo rivela un’indagine ISTAT

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E’ vero che i lavoratori stranieri guadagnano meno di quelli italiani? Stando all’ultima indagine ISTAT sembra proprio di sì.

Lo studio fa emergere infatti che il 17% del totale dei dipendenti proviene da Stati esteri, e il loro guadagno è all’incirca il 14% in meno rispetto a quello dei dipendenti italiani.

“Il differenziale retributivo dei lavoratori nati all’estero rispetto a quelli nati in Italia – si legge nell’indagine – è negativo e più ampio per i lavoratori nati nei paesi extra-europei (-13,2%) rispetto a quello dei lavoratori nati in paesi europei (-9,4%)”.

Ma dove si trovano principalmente i lavoratori stranieri ?

ISTAT evidenzia una concentrazione maggiore nelle imprese del Nord-Est e del Nord-Ovest, con particolare incidenza nelle imprese fino a 49 dipendenti (comunemente note come medio-piccole).

I dipendenti stranieri trovano impiego in settori come ristorazione, alloggio e turismo, ma anche nei servizi di supporto alle imprese.

Ma come mai i lavoratori stranieri “sottopagati” sono in grande numero nelle piccole e medie imprese?

Contrariamente a ciò che si potrebbe immaginare, sono proprio queste tipologie di imprese ad offrire le retribuzioni più basse. Al contrario, più aumenta la dimensione di un’azienda maggiore sarà la paga, che in alcuni casi è addirittura superiore del 27% rispetto alle imprese con meno di dieci dipendenti.

L’indagine ISTAT ha fatto inoltre emergere che le tipologie di lavoro più diffuse, ovvero quelle con contratti a tempo indeterminato e a tempo pieno, sono anche quelle con una retribuzione oraria mediana decisamente alta, quantificabile come superiore del 19% per i full-time rispetto a quella dei part-time e del 17,4% per gli indeterminati rispetto ai contratti di lavoro determinato.

Nelle categorie con retribuzioni più alte si registra una maggiore variabilità interna, mentre in quei settori dove le retribuzioni sono basse si osserva invece maggiore uniformità.

La differenza di paga tra lavoratore italiano e straniero dipende anche dal settore di riferimento. Come evidenziato dall’ISTAT, “estrazione di minerali da cave e miniere”, “servizi di informazione e comunicazione” e le attività finanziarie e assicurative sono tutti impieghi dove il 10% più ricco ha una paga che è valsa oltre il triplo del 10% più povero.

Al contrario, in settori come le costruzioni, la sanità o la ristorazione c’è molta più uguaglianza: come chiarito anche sul Sole 24 Ore, spesso non si arriva neppure a valori doppi.

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