I decreti sicurezza hanno aumentato gli irregolari: oltre 670.000 nel 2020

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Con l’introduzione dei decreti sicurezza, fortemente voluti dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini e finora “confermati” dal nuovo governo PD-M5S-LeU, sono aumentati gli irregolari nel nostro Paese.

All’inizio del 2018, infatti, gli stranieri sprovvisti della documentazione necessaria per restare in Italia erano stimati all’incirca in 530.000 unità. Entro il prossimo anno la cifra salirà a circa 670.000, con un aumento di 140.000 nuovi “invisibili”.

E’ quanto emerge dall’ultimo Dossier statistico immigrazione 2019, che conferma quanto già sostenuto da molti che si sono opposti all’introduzione dei decreti sicurezza, evidenziando come queste misure non avrebbero fatto altro che incrementare il numero di irregolari causando un peggioramento dal punto di vista della sicurezza.

Il Dossier, redatto dal Centro Studi e ricerche Idos in collaborazione con la rivista Confronti, traccia un quadro della situazione estremamente chiaro, imputando ai decreti sicurezza approvati durante il governo “gialloverde” (sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle) il sensibile aumento degli stranieri irregolari.

“Questo decreto – si legge nel Dossier – da un lato ha abolito i permessi per protezione umanitaria, rendendone impossibile rinnovi e nuovi rilasci, dall’altro, istituendo permessi “speciali” più labili e difficilmente rinnovabili, ha ridotto e reso più precaria la platea dei beneficiari”.

Sulla riduzione degli arrivi via mare, il Dossier spiega come questo calo abbia avuto conseguenze terribili per i migranti.

“Molti di loro sono stati fermati lungo la traversata dalla Guardia costiera libica (appositamente finanziata, addestrata e rifornita di mezzi dall’Italia e dall’Unione europea) e riportati nei campi di detenzione del Paese nordafricano (dove sono tornati a subire sevizie, stupri e torture) – afferma il Dossier – oppure annegati lungo la rotta del Mediterraneo centrale, ancora la più letale al mondo con più di 25.000 morti o dispersi accertati dal Duemila ad oggi: oltre la metà di tutti quelli calcolati nelle rotte marittime a livello mondiale”.

Il Dossier evidenzia inoltre come la popolazione straniera non sia affatto in espansione, come invece sostengono le forze cosiddette “sovraniste”. Nel 2018 la crescita è stata appena del 2,2%, arrivando a 5.255.000 residenti, pari all’8,7% di tutta la popolazione.

“Una tendenza che stride con l’andamento mondiale delle migrazioni – conclude il Dossier – se si pensa che nello stesso anno i migranti nel mondo sono aumentati di oltre 14 milioni”.

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