Hijab “sportivo”, il velo islamico a Milano in versione Nike

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nike donna mussulmana

L’hijab, il velo islamico indossato dalle donne musulmane, è in vendita in alcuni negozi di Milano. Il modello è ovviamente sportivo, ed è targato Nike, ma tanto è bastato per scatenare la polemica, diventata subito piuttosto aspra.

Un negozio situato in corso Vittorio Emanuele, a Milano, ha messo in vendita la versione sportiva del velo che copre capo, spalle e gola. Il modello era stato presentato dallo storico marchio statunitense già nel mese di marzo 2018, con la denominazione “Nike Hijab Pro”.

Dallo scorso primo dicembre, il modello sportivo di velo islamico è stato definitivamente messo in commercio a livello globale, ad un prezzo anche piuttosto conveniente (soli 30 euro).

E’ la prima volta che una multinazionale decide di proporre il velo islamico come capo commerciale sportivo, dopo che alcune piccole aziende avevano cominciato a confezionarlo in serie.

L’obiettivo di Nike è chiaro: sponsorizzare l’hijab come indumento naturale anche nei Paesi europei, compresa l’Italia. Ma la scelta di Nike ha già suscitato molte critiche.

L’affondo più insistente nei confronti di questa commercializzazione del velo islamico indossato dalle donne musulmane arriva da Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale del Gruppo Misto milanese, che ha palesato tutto il suo sdegno per il lancio sul mercato del modello sportivo del famoso “hijab”.

Per l’esponente politica, l’operazione della multinazionale rientrerebbe solo nell’idea di business, “sfruttando un simbolo dell’oppressione delle donne. Il velo – prosegue la Sardone – è uno degli strumenti con cui gli uomini musulmani annullano la libertà delle loro donne”.

Sempre secondo la Sardone, la Nike non starebbe tenendo conto “dei più elementari diritti umani”.

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