Badante niente vaccino, il codice fiscale provvisorio della sanatoria non è valido

Ha già ottenuto un codice fiscale e una tessera sanitaria provvisori, ma non riesce comunque a farsi inoculare il vaccino che le consentirebbe di svolgere il suo lavoro in totale tranquillità, garantendo la piena sicurezza alla persona che assiste.

E’ la vicenda che viene raccontata dal sito “Il Cittadino” e che riguarda una badante georgiana che si prende cura di una donna di 87 anni di Lissone, in provincia di Monza e della Brianza. La famiglia dell’anziana signora sta tentando in ogni modo di assicurare la vaccinazione anche alla lavoratrice del settore domestico, ma finora ogni richiesta è caduta nel vuoto.

L’87enne ha ricevuto la scorsa settimana la prima dose del vaccino anti-Covid, mentre per la badante tutto tace. Eppure, la georgiana ha inoltrato lo scorso anno la domanda di regolarizzazione, in modo tale da poter sistemare la sua posizione lavorativa. Ma come noto, la sanatoria fortemente voluta dall’ex ministra per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova, è interessata da uno “stallo” che sembra senza soluzione.

La stragrande maggioranza delle domande pervenute al Viminale (circa 207.000, di cui oltre l’85% provenienti dal settore domestico, ndr) sono rimaste ancora inevase. Fortunatamente, la badante georgiana ha subito ottenuto il codice fiscale e la tessera sanitaria, entrambi provvisori ma sufficienti a restare regolarmente nel nostro Paese.

Il problema è che il sistema informatico che gestisce la procedura di vaccinazione non riconosce in alcun modo questi dati. Pertanto la badante, nonostante sia a tutti gli effetti una caregiver, non può ancora farsi inoculare il siero anti-Covid.

Le autorità sanitarie hanno fatto sapere ai familiari dell’87enne di aver preso in carico la questione e di fornire una risposta entro qualche giorno. Nel frattempo è tornata a farsi sentire la voce dei sindacati, che da tempo chiedono che le badanti vengano equiparate agli operatori socio sanitari, in modo tale da garantire la vaccinazione alle lavoratrici del settore domestico.

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