Guida contromano con il monopattino, imprenditore paga la multa al nigeriano

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Una multa presa perchè andava contromano con il suo monopattino elettrico aveva fatto disperare Lyke, un ragazzo nigeriano di 24 anni.

Il giovane immigrato, che vive a Torino dove svolge la professione di lavapiatti ed è ancora in attesa di un permesso di soggiorno, si è visto recapitare una maxi multa di 6.465 euro perchè la sera del 19 ottobre è stato “pizzicato” mentre andava in monopattino senza patente e contromano.

Una cifra “monstre”, che aveva gettato nello sconforto il 24enne nigeriano, tanto da spingerlo a chiedere aiuto sul web: “Aiutatemi, non ho i soldi per pagare la multa, non ho tutto quel denaro”.

Fortunatamente l’importo della multa si è rivelato errato, come accertato il giorno successivo dal comando della Polizia Municipale di Torino.

La multa, infatti, non è di 6.465 euro ma di 1.087 euro: non esattamente dei “bruscolini”, ma nemmeno quella cifra impossibile che aveva fatto inizialmente temere il peggio per Lyke.

Tuttavia, resta sempre il problema di come reperire questa somma. Nel frattempo, come riportato dal Corriere della Sera, si fanno avanti due avvocati – Domenico Peila e Christian Fragalà – che intendono difendere il nigeriano a titolo gratuito.

Ma il regalo più bello per Lyke doveva ancora arrivare.

Un imprenditore milanese, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha scelto di pagare l’intero importo della multa comminata al 24enne lavapiatti.

“Voglio dare un segnale, si fa tanta morale sull’inquinamento e i cambiamenti climatici, ma alla fine, l’uso del monopattino elettrico viene ostacolato nel modo più assoluto – ha spiegato il manager, motivando il suo gesto –

Tutte le ordinanze, a Torino, Milano e in altre città, sono molto restrittive. Non contesto la multa, è giusto pagarla. Ma se uno vuole dare un incentivo serio all’uso di mezzi ecologici, bisogna farlo, davvero”.

Grazie a questa inaspettata offerta, Lyke può quindi tornare alla sua vita, con la giusta serenità. “Ringrazio infinitamente per l’aiuto – ha detto il ragazzo – Non ho parole”.

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