Francia: “Non prendiamo più migranti Sea Watch”. Viminale: “Prendiamo atto”

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Un clamoroso dietrofront. Può essere definita così la decisione presa dalla Francia in merito ai migranti dell’ormai celebre nave Sea Watch, fatta sbarcare a Siracusa dopo settimane di litigi tra i vari stati europei.

Stando a quanto comunicato dal governo francese, Parigi non ha più intenzione di acconsentire alla ripartizione dei migranti.

In poche parole, la Francia non assolverà all’impegno di accogliere alcuni dei passeggeri della Sea Watch, come invece era stato stabilito negli accordi.

“Prendiamo solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici”, ha fatto sapere l’esecutivo guidato da Emmanuel Macron.

Come noto, il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, era riuscito a trovare un accordo con gli altri stati europei per arrivare ad una ridistribuzione dei 47 migranti presenti a bordo dell’imbarcazione della ONG battente bandiera olandese.

Solo in questo modo è stato possibile far sbarcare la Sea Watch e preservare la salute dei migranti.

Ma ora la Francia ha deciso di fare marcia indietro, asserendo allo stesso tempo di voler aiutare l’Italia per garantire rimpatri più veloci ed efficaci nei vari paesi africani, in particolare in Senegal.

Non si è fatta attendere la risposta del Viminale, che ha affermato di prendere atto della decisione del governo francese: “Anche i francesi non vogliono clandestini – fanno sapere dal Ministero dell’Interno – Ora ci si aspetta che Parigi dimostri con i fatti la sua buona volontà, collaborando per rimpatriare al più presto decine di senegalesi irregolari che si trovano in territorio italiano”.

Una decisione che non fa che aumentare la tensione tra l’Italia e la Francia, già salita alle stelle dopo l’incontro tra gli esponenti del Movimento 5 Stelle e i gilet gialli: un fatto che ha provocato il richiamo dell’ambasciatore francese a Roma.

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