Francia, 60 albanesi rimpatriati. La polizia albanese sconsiglia di richiedere l’asilo politico

Sono 60 i cittadini albanesi rimpatriati dalla Francia, con un volo charter nell’ambito dei congiunti sforzi delle autorità albanesi e l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) per combattere l’immigrazione illegale.

Dei cittadini rimpatriati, 20 di loro avevano chiesto asilo, mentre gli altri 40 sono stati sorpresi senza documentazione e in violazione alle regole dell’accordo di Schengen.

Obbligo di lasciare la Francia, Obligation de quitter la France (OQTF)

L’obbligo di lasciare il territorio francese (OQTF) è la principale misura di espulsione che riguarda gli stranieri (l’ordine di espulsione prefetto è stato abolito).

La decisione viene presa dal prefetto, soprattutto in caso di rifiuto del rilascio di un permesso di soggiorno o di soggiorno irregolare in Francia.

Richiede di lasciare la Francia con i propri mezzi entro 30 giorni o senza indugio in situazioni più limitate. Un appello è possibile.

Famiglie albanesi rimpatriate

Il 3 settembre 2019, un’operazione coordinata tra le prefetture dell’Alta Garonna, degli Alti Pirenei e dei Pirenei orientali ha portato a un’espulsione di gruppo di famiglie albanesi precedentemente rinchiuse nel centro di detenzione di Tolosa.

4 famiglie albanesi accompagnate da 9 bambini minori di età compresa tra 2 e 16 anni provenienti da Tarbes, Perpignan e Tolosa sono state rinchiuse nel centro di detenzione lunedì notte in vista di essere espulse martedì mattina a Tirana.

Una quinta famiglia è stata inviata direttamente da Perpignan martedì mattina per prendere lo stesso volo.

Due delle cinque famiglie interessate sono state separate dai loro figli adulti che sono stati tenuti in Francia perché è ancora in corso una procedura per loro.

Questo rimpatrio di gruppo ha avuto luogo il giorno dopo l’anno scolastico, mentre i bambini di queste famiglie avevano avuto luogo lunedì mattina sui banchi di scuola.

Questi metodi sono scandalosi e particolarmente traumatici per i bambini.

La polizia albanese ha fatto sapere che “le operazioni di rimpatrio proseguiranno anche nelle prossime settimane”, invitando i cittadini a “rinunciare ai tentativi di chiedere asilo perché le possibilità di ottenerlo sono pari allo zero”.

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