False dichiarazioni dei redditi per permesso di soggiorno: due arresti

Redigevano false dichiarazioni dei redditi a cittadini extracomunitari per facilitare l’ottenimento del permesso di soggiorno. Per questo motivo la Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di un ragioniere e di suo figlio

Le Fiamme Gialle hanno provveduto all’arresto di padre e figlio su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo campano. 

Grazie alla documentazione fasulla, il ragioniere e suo figlio consentivano ai cittadini extracomunitari di ottenere il permesso di soggiorno.

La modalità truffaldina consisteva nel redigere e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate le false dichiarazioni dei redditi, documentando in questo modo il possesso da parte dei richiedenti del reddito minimo, necessario per istruire le pratiche amministrative di rilascio o di rinnovo del permesso di soggiorno.

Per ogni dichiarazione dei redditi fasulla, il ragioniere e suo figlio chiedevano un “rimborso” che variava dai 15 ai 20 euro.

Stando a quanto accertato dai finanzieri salernitani, la truffa è andata avanti per diversi anni: dal 2013 al 2017, come emerso dai controlli, il ragioniere ha trasmesso in via telematica all’Agenzia delle Entrate ben 10.027 dichiarazioni dei redditi, tutte riguardanti cittadini extracomunitari.

Tredici di questi extracomunitari che hanno utilizzato questo stratagemma per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno sono già stati identificati e denunciati a piede libero dalla polizia giudiziaria.

Al tempo stesso, le richieste di rilascio del permesso di lungo periodo presentate da coloro a cui era stata rilasciata la dichiarazione dei redditi dal ragioniere e da suo figlio sono state rifiutate dall’Ufficio Stranieri della Questura di Salerno. 

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