passaporto brasile

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False cittadinanze a brasiliani, scoperta organizzazione nel siracusano

Corrompendo alcuni impiegati comunali della zona, tre brasiliani avrebbero fatto ottenere la cittadinanza italiana per discendenza ad almeno 500 loro connazionali che non ne avevano il diritto

Un’inchiesta durata oltre un anno ha permesso di scoprire sette persone, compresi alcuni dipendenti dei Comuni di Augusta e Floridia, che procuravano la cittadinanza italiana a diversi cittadini brasiliani non in possesso dei requisiti necessari.

Un’operazione ribattezzata ‘Siracusao Meravigliao’ che ha permesso di eseguire misure cautelari nei confronti di tre soggetti residenti a Siracusa e ritenuti responsabili dei reati di corruzione, autoriciclaggio e favoreggiamento alla permanenza illegale di cittadini stranieri, mentre tre pubblici ufficiali di Floridia sono finiti ai domiciliari e un altro è stato interdetto dai pubblici uffici.

Tutto è partito dall’anomalo afflusso di cittadini brasiliani in quella zona della Sicilia cominciato già verso la fine del 2015.

Dopo essere entrati in Italia per soggiorni di breve durata, come previsto dalla disciplina comunitaria, si stabilivano in alcuni Comuni della provincia siracusana e lì nel giro di poco tempo ottenevano il riconoscimento della cittadinanza italiana ‘iure sanguinis’ (cioè per discendenza), richiedendo il rilascio del relativo passaporto. E tutte le pratiche erano gestite da un unico soggetto, titolare di un’agenzia con sede a Siracusa.

Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Tommaso Pagano, insospettiti da quel via vai e dalla tempistica delle pratiche hanno voluto vederci chiaro perché normalmente i controlli richiedono diversi mesi e soprattutto una verifica minuziosa dei requisiti anche presso il Paese d’origine del richiedente.

Così é emersa l’esistenza di una organizzazione criminale finalizzata a fare ottenere l’illegittimo riconoscimento della cittadinanza con la complicità di impiegati comunali corrotti che acceleravano ad hoc le pratiche.

I potenziali clienti venivano agganciati tramite un blog che proponeva ‘pacchetti’ completi, con viaggio, trasferimento all’aeroporto di Catania Fontanarossa alle abitazioni e viceversa, alloggio per pochi giorni in provincia di Siracusa e assistenza nelle procedure per l’ottenimento della cittadinanza assicurando l’esito positivo in soli tre mesi.

Il costo base era di 3.500 euro ma arrivava fino a 5 mila per un giro d’affari quindi superiore ai due milioni di euro visto che sarebbero almeno 500 i nuovi cittadini italiani certificati con questo raggiro.

Una volta diventati cittadini italiani, poi, spesso si spostavano in altre Paesi dell’Unione Europea sfruttando lo status di cittadini comunitari.

Le somme di denaro illecitamente percepite nel tempo sono state trasferite in Brasile dalla moglie del principale indagato, ma ora è stato tutto scoperto.

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