Educazione civica, torna l’insegnamento a scuola

Manca solo l’approvazione da parte del Senato, ma la nuova legge diventerà presto operativa

Erano tutti d’accordo e quindi non stupisce il voto praticamente all’unanimità alla Camera: l’educazione civica tornerà ad essere una materia obbligatoria a scuola e verrà giudicata anche sulla pagella oltre che nella valutazione finale dell’alunno, sia nella scuola primaria che in quella secondaria.

A favore si sono espressi 451 deputati (oltre a tre astenuti) e ora per l’approvazione finale servirà anche la votazione in Senato che però a questo punto appare scontata

Nel testo della legge per la reintroduzione dell’educazione civica è specificato che andranno programmate almeno 33 ore l’anno di studio della materia che “sviluppa la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società”.

La materia sarà affidata direttamente ai docenti già presenti in classe che dovranno puntare soprattutto sugli articoli della nostra Costituzione, sulle istituzioni che caratterizzano l’amministrazione pubblica sia in Italia che in Europa, ma anche l’educazione ambientale e alla legalità, l’educazione al rispetto del patrimonio culturale, la promozione dell’educazione stradale, gli elementi essenziali del volontariato e quelli fondamentali di diritto, oltre all‘Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Il testo passato alla Camera prevede che i Comuni possano promuovere altre iniziative di intesa con le scuole e che venga istituita la Consulta dei diritti e dei doveri dell’adolescente digitale, in coordinamento con il Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo.

Ne faranno parte una rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, oltre che delle famiglie e degli esperti del settore.

In più dal 2020 un fondo di 4 milioni all’anno sosterrà la formazione dei docenti in particolare sui temi dell’educazione civica, verrà istituito un “Albo delle buone pratiche di educazione civica” e lanciato un concorso nazionale annuale per tutte le scuole che premierà le migliori esperienze.

Soddisfatto Matteo Salvini, vice premier e ministro dell’Interno, e come lui anche Massimiliano Capitanio, deputato leghista e primo firmatario della legge: ha detto che prima di presentarla sono stati considerate le proposte arrivate da tutti, maggioranza e opposizione, e ora l’educazione civica diventerà una priorità dell’insegnamento”.

Non la pensa allo stesso modo l’Associazione nazionale presidi che contesta l’introduzione di una nuova ora di insegnamento alla settimana perché significa automaticamente doverne cancellare un’altra per mantenere gli equilibri nelle ore di insegnamento.

“La disciplina è trasversale – ha detto il presidente Antonello Giannelli – perché riguarda una serie di condotte e di competenze, e quindi può essere insegnata da vari docenti e non necessita di un orario specifico”.

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