Decreto flussi e visto turismo per stranieri in Italia

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Stranieri in Italia ? Ecco le condizioni per lavorare in regola

Il visto d’ingresso per turismo non permette agli stranieri di lavorare in Italia. Il datore di lavoro dovrà attenersi al Decreti Flussi e rispettare altre regole

I cittadini stranieri possono lavorare liberamente in Italia? No e sicuramente non possono lavorare con visto per turismo.

La legge infatti su questo punto è chiarissima: gli stranieri che vogliono svolgere un lavoro nel nostro Paese devono già possedere un regolare permesso di soggiorno che permetta di essere regolarmente assunti.

Qualora risultino residenti all’estero, il datore di lavoro dovrà verificare se siano disponibili delle quote per assunzione all’interno del decreto flussi dell’anno di riferimento.

In particolare, il decreto flussi 2018 valido fino a dicembre non apre molte prospettive al di fuori del lavoro stagionale, perché le uniche quote attualmente disponibili potranno consentire di far arrivare in Italia e assumere come collaboratrici domestiche o altri tipo di lavoratori solo 100 persone in tutto e sono comunque riservati strettamente a cittadini di origine italiana che abbiano la cittadinanza brasiliana, uruguaiana, argentina, oppure ancora venezuelana.

E in ogni caso, il datore di lavoro interessato ad assumere uno straniero residente all’estero per svolgere l’attività lavoratore stagionale dopo aver verificato le quote disponibili nel Decreto Flussi, dovrà presentare allo Sportello Unico per l’Immigrazione competente la richiesta telematica per il nulla osta per lavoro subordinato.

Inoltre tra i requisiti obbligatori per ottenere il nulla osta, toccherà al datore di lavoro dimostrare, attraverso la relativa documentazione, di aver verificato presso il Centro per l’Impiego l’indisponibilità di un lavoratore già presente in Italia e che possa svolgere quello stesso genere di lavoro.

Gli altri requisiti obbligatori per ottenere il nulla osta sono quello di poter garantire una sistemazione idonea al cittadino straniero e le condizioni sul rapporto di lavoro, al pari dell’impegno al pagamento delle spese di ritorno dello straniero al Paese di provenienza da parte del datore di lavoro stesso.

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