La Commissione Agricoltura della Camera spinge per l’emanazione del nuovo decreto flussi stagionale per il 2021

Bene la proroga delle scadenza dei permessi di soggiorno al 31 luglio 2021 ma non basta !

La proroga al 31 luglio dei permessi di soggiorno in scadenza per i circa 30mila lavoratori extracomunitari regolari, giunti con i passati ‘decreti flussi’, rappresenta un importante sostegno per le imprese agricole che, a causa del Covid-19, denunciano la mancanza di manodopera stagionale.

Ora è necessario emanare quanto prima il ‘decreto flussi 2021’ e spingere sulla ‘quarantena attiva’ che ha funzionato in altri Paesi europei”.

Sanatoria stranieri: solo cinquecento agricoli stranieri emersi

“Si stima che la ‘sanatoria degli invisibili’ – proseguono -, su cui avevamo esternato tutte le nostre perplessità sin da principio, abbia permesso la regolarizzazione di appena 500 lavoratori agricoli.

Corridoi verdi per comparto agricolo tramite chiamata con piattaforme

Le risposte da dare al settore, pertanto, continuano a essere altre come l’attivazione dei ‘corridoi verdi’ dai Paesi più di interesse come la Romania ma, soprattutto, l’incontro tra domanda e offerta nel comparto agricolo”.

“L’innovazione tecnologica può tranquillamente permettere di raggiungere questo obiettivo attraverso una piattaforma digitale di facile accesso a tutti, garantendo efficienza e privacy.

Anche gli stessi fondi messi a disposizione nella missione ‘Inclusione e coesione’ del Piano nazionale di ripresa e resilienza potranno essere utili, come già indicato dal Parlamento”.

Lo dichiarano i deputati Giuseppe L’Abbate e Filippo Gallinella (M5S) della commissione Agricoltura della Camera, a seguito dell’approvazione nel Decreto legge Proroghe in Consiglio dei ministri della norma che estende la validità dei permessi di soggiorno in scadenza il 30 aprile.

Nel frattempo sono giunti in Abruzzo dal Marocco i lavoratori stagionali: fondamentali per salvare il raccolto

E’ atterrato pochi giorni fa in Abruzzo un aereo che ha condotto dal Marocco i lavoratori stagionali. È stato un viaggio in aereo organizzato da Coldiretti che ha portato dei braccianti stagionali nella nostra Italia.

Stiamo parlando di 142 operai agricoli stagionali competenti, giunti dal Marocco per aiutare le ditte agricole in crisi per la carenza di manovalanza: ragione emergenza Covid.

Grazie alla Confederazione nazionale dei coltivatori diretti: Coldiretti

Grazie alla cooperazione fra Coldiretti e l’ambasciata italiana in Marocco, tutti gli operai agricoli stagionali hanno ricevuto il tampone rapido prima del loro viaggio da Casablanca, in maniera da assicurare tutte le regole dell’ordinanza del ministero della Salute ora diffusa.

I lavoratori marocchini sono impiegati nella regione da molti anni, tanto da essere diventati uno strumento indispensabile per le attività di molte aziende locali, e in molti casi hanno anche stabilito rapporti amichevoli con ditte del posto.

decreto flussi agricoltura manodopera

Lavoratori stagionali marocchini sottoposti alle analisi

Dopo, il periodo di quarantena e successivamente fatte le analisi specifiche, in questo periodo di Covid, i lavoratori stagionali marocchini, saranno impegnati principalmente nei terreni dell’Aquila, ma lavoreranno anche in Valle d’Aosta, Veneto, utilizzati nei campi della Lombardia e dell’Emilia Romagna, in molti casi questa attività richiedono un alto livello di professionalità, compresa la semina di patate, finocchi e carote nella piana del Fucino fino ad raggiungere la piantagione di tabacco e dei pomodori per poi continuare i raccolti di meloni, zucche e zucchine per altri campi.

I lavoratori marocchini sono arrivati in Italia con un volo privato

I lavoratori marocchini sono arrivati in Italia con volo privato, il quale è stato disposto dalla Coldiretti, dopo che dal Marocco sono stati sospesi tutte le comunicazioni aeree con l’Italia, creando grandi difficoltà per molte ditte che, non hanno più i loro vecchi operai.

La cittadinanza abruzzese ha il maggior numero di lavoratori agricoli fuori dai confini dell’UE, con oltre 7.600 (9,1% della popolazione straniera), di cui oltre 4.200 nella provincia dell’Aquila elaborazioni dati Coldiretti Abruzzo dei dati Istat, 2019.

Le paure di Cordiretti

Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha affermato ciò: “Nelle condizioni in cui ci troviamo oggi, è importantissimo il passaporto vaccinale con lo scopo di permettere la libertà negli spostamento all’interno dell’Unione per lavoro o attività turistiche”. Nell’ evidenziare l’influenza di operare a livello nazionale per accordi reciproci con i Paesi dove è più cospicuo il flusso di lavoratori.

Ma, la paura di Cordiretti è che anche tutto ciò può svanire, per le tante difficoltà burocratiche che impediscono di viaggiare. “Considerando i valichi di frontiera disposti da molti Paesi per aumentare il tasso di contagio – ha spiegato Coldiretti – ma se il permesso di soggiorno dei lavoratori stranieri in Italia non viene prolungato, la situazione potrebbe diventare più grave, e questa situazione potrebbe scadere il 30 aprile del prossimo anno. Cordiretti ha quindi chiesto una proroga delle autorizzazioni, ma anche reclamato un emissione del decreto Flussi 2021 che, dato che dovrebbero arrivare nelle campagne dello Stivale altri 18mila lavoratori extracomunitari”.

error: Content is protected !!