Decreto flussi 2019 fermo, la politica interroga il Governo

Molte aziende agricole preoccupate per la possibile mancanza di manodopera che negli anni passati arrivava dall’estero. Due senatori di Forza Italia chiedono all’esecutivo di trovare una soluzione

La forte preoccupazione espressa nei giorni scorsi dalla Coldiretti che aveva fatto presente come molte delle raccolte di frutta e verdura in Italia fossero a rischio perché non è stato ancora ratificato il Decreto Flussi per il 2019 e quindi non si sa quanti lavoratori stagionali stranieri possano venire in Italia, è stata raccolta anche da parte della politica italiana.

In particolare si sono mossi sul tema due senatori di Forza Italia, Giancarlo Serafini ed Elena Testor che hanno presentato un’interrogazione parlamentare nella quale chiedono ufficialmente al governo guidato dal premier Conte di pubblicare il decreto flussi 2019 nel quale, come avvenuto negli anni scorsi, vengono ratificate le quote dei lavoratori, stagionali e non stagionali, in arrivo nel nostro Paese da nazioni non comunitarie e quindi che necessitano di un permesso.

Un invito ufficiale fatto sia al ministro del Lavoro e Politiche Sociali, Luigi Di Maio, che a quello dell’Interno, Matteo Salvini.

Da una parte, scrivono i due parlamentari, è stimabile la volontà del governo di combattere l’immigrazione irregolare favorendo solo l’ingresso di lavoratori in arrivo da Paesi che effettivamente dimostrano di voler combattere l’immigrazione clandestina.

Ma dall’altra parte il comparto agricolo rischia di andare in sofferenza se questi flussi non saranno sbloccati in fretta e quindi se le aziende del settore, grandi i piccole che siano, non potranno presentare domanda per regolarizzare le loro posizioni, anche solo flussi stagionali per agricoltura.

I senatori fanno in particolare riferimento al Trentino Alto-Adige che è regione simbolo in questo senso.

L’economia locale infatti si base molto sulla filiera legata al mondo dell’agricoltura, che è motore per la regione ma non solo.

Però al momento, soprattutto nella provincia autonoma di Trento, ci sono evidenti difficoltà a trovare lavoratori di settore anche perché quelli extracomunitari che negli anni passati prestavano la loro manodopera (sono stati 1600 nel 2018 sui poco più di trentamila ammessi in Italia) al momento non possono essere chiamati.

Così si rischia di rimanere indietro, anche perché questo lavori in mancanza di prospettive reali, accetteranno le chiamate da parte di altri Paesi e quindi non saranno più disponibili per un’eventuale convocazione.

In particolare tra qualche settimana in Trentino comincerà la raccolta delle fragole e dei frutti di piccole dimensioni e la richiesta è pari a non meno di 200 addetti. Successivamente toccherà alle mele, poi ci sarà l’uva ma al momento è impossibile programmare il lavoro di raccolta e tutto quanto ne consegue.

La soluzione, come propongono nella loro interrogazione Serafini e Testor, in mancanza di un decreto ufficiale per il 2019 da parte del presidente del Consiglio dei ministri potrebbe essere quella di uno o più decreti transitori, anche solo ricalcando le quote stabilite l’anno passato, quando già alla fine di gennaio fu possibile inoltrare le domande on line, mentre adesso è ancora tutto fermo.

2 thoughts on “Decreto flussi 2019 fermo, la politica interroga il Governo

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