Decreti Flussi 2019, finalmente arriva il via libera

6

La rivista di Coldiretti informa che il provvedimento attende solo il passaggio in Corte dei Conti prima di diventare effettivo. Poi per le aziende sarà una corsa contro il tempo per le domande

L’allarme lanciato dalla Coldiretti sia a livello nazionale che dalle delegazioni regionali e locali è stato raccolto dal governo.

Manca soltanto il passaggio dalla Corte dei Conti per la registrazione ufficiale, ma il decreto flussi 2019 sembra finalmente essere pronto per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e diventare così effettivo, dopo che dal ministero competente è arrivata la firma sulle carte.

Una svolta fondamentale perché, come aveva fatto notare a più riprese Coldiretti (ma non solo), senza la manodopera dei lavoratori stranieri autorizzati da un documento ufficiale a lavorare in Italia, la raccolta di molte coltivazioni sarebbe stato a rischio.

decreto flussi 2019

Ancora di più quest’anno, con un clima che è stato molto più mite del solito e quindi ha permesso che diversi tipi di frutta e verdura maturassero in deciso anticipo rispetto al solito.

Le aziende del settore, grandi o a conduzione familiare, saranno così libere di inoltrare la domanda telematica per l’assunzione cercando di recuperare il tempo perso in questi mesi.

Le stime degli anni passati confermano che i lavoratori stranieri non comunitari, quindi non liberi di stare in Italia senza un regolare permesso, in agricoltura sono almeno un quarto delle forze complessive messe in campo.

E sono proprio loro a rendere più semplice la raccolta di prodotti tipici come le mele in Trentino, l’uva in Piemonte e Lombardia, i pomodori in Puglia e Campania, la frutta in Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, oltre a tutti gli allevamenti di bovini e ovini che producono latte e quindi indirettamente anche tutti i derivati a partire dal formaggio.

Il numero dei lavoratori del comparto agricolo autorizzati dal Decreto Flussi non è ancora chiaro, ma basterà attendere la pubblicazione per scoprirlo.

Le indiscrezioni delle ultime settimane comunque portano a pensare che sarà molto simile, se non uguale a quello dell’anno passato quando vennero autorizzati 18mila ingressi complessivi, la maggioranza dei quali impiegati in agricoltura e nel settore del turismo.

Molto simili dovrebbero essere anche i Paesi di ingresso: un anno fa, quando però il decreto flussi venne firmato già a gennaio, erano Egitto, El Salvador, Etiopia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Repubblica di Corea, Marocco, Mauritius, Moldova, Costa d’Avorio, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina.

6 thoughts on “Decreti Flussi 2019, finalmente arriva il via libera

  1. Buongiorno. Sono Ucraina . La mia domanda è se è possibile inviare 2 richieste di dattore di lavoro . La prima come un visto di lavoro stagionale ( colf )
    Secondo il dattore di lavoro fa la domanda di permesso di soggiorno ( contratto di lavoro indeterminato )

Rispondi a Lulezim Annulla risposta