Case popolari, incostituzionale la legge ligure che limita gli stranieri

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Case popolari a stranieri con residenza decennale, incostituzionale la legge ligure

Il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio nei confronti della Regione Liguria è andato a segno. La Corte Costituzionale, infatti, ha dichiarato illegittimo l’articolo 4 della legge regionale 13/2017, approvata il 30 maggio dello scorso anno per “irragionevolezza e mancanza di proporzionalità”.

La riforma della legge riguardava l’assegnazione degli alloggi ERP, ovvero tutte le abitazioni appartenenti all’edilizia residenziale pubblica.

Nel dettaglio, la Regione Liguria aveva stabilito che i cittadini stranieri potevano partecipare all’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica solo se regolarmente residenti nel territorio nazionale da almeno dieci anni consecutivi.

Il provvedimento aveva visto l’impegno concreto del Governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, volto a garantire un’agevolazione nei confronti delle famiglie italiane.

Ma la sentenza della Corte Costituzionale ha invece stabilito che l’articolo 4 della legge regionale 13/2017 è da considerarsi illegittimo, in quanto conterrebbe “un’irragionevole mancanza di proporzionalità“.

La Presidenza del Consiglio aveva presentato ricorso in quanto le disposizioni comunitarie recepite anche dal nostro Paese riconoscono ai cittadini di paesi terzi lo status di soggiornante di lungo periodo con soli cinque anni di regolare residenza in uno Stato membro dell’Unione Europea.

Pertanto, una volta trascorsi i suddetti cinque anni, i cittadini provenienti da altri Paesi vengono totalmente equiparati a quelli del Paese dove vivono, sia in tema di godimento dei servizi che sul piano delle prestazioni sociali.

La sentenza, emessa dal giudice Rosario Morelli e depositata nella giornata di ieri, sottolinea inoltre che l’accesso ad un bene come l’abitazione, da considerare di primaria importanza e di godimento tendenzialmente duraturo, può collocarsi a conclusione del percorso di integrazione dell’individuo all’interno della comunità locale.

L’approvazione della riforma di legge, avvenuta il 30 maggio 2017, era stata salutata con grande soddisfazione dal Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che in un tweet aveva rimarcato la garanzia di maggiori investimenti, di più equità e di giustizia grazie al provvedimento, che avrebbe permesso anche di mettere un freno agli sprechi e alle inefficienze.

In particolare, Toti precisava le politiche di edilizia residenziale pubblica portate avanti dalla sua giunta regionale mettevano al centro gli italiani e i liguri.

Alla notizia della sentenza della Corte Costituzionale, che ha di fatto stabilito l’illegittimità dell’articolo 4 della legge, la reazione di Toti è stata diametralmente opposta.

Il Governatore, esponente di spicco di Forza Italia, si è affidato a Facebook per esprimere tutta la sua indignazione, accusando il passato governo di centrosinistra di non avere a cuore gli interessi reali dei cittadini e di aver bloccato un provvedimento che privilegiava gli italiani.

Sempre Toti ha poi annunciato che la Regione Liguria andrà avanti per tutelare i cittadini più deboli.

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