Brexit, Regno Unito ufficialmente fuori dall’UE. Ecco cosa cambia per studenti e lavoratori stranieri

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Dal 1 gennaio la Brexit è definitiva. Il Regno Unito è quindi ufficialmente fuori dall’Unione Europea, dopo 4 anni e mezzo dal referendum che ha stabilito la volontà popolare di uscita dall’UE.

L’accordo commerciale tra Londra e Bruxelles è stato raggiunto in extremis, con un Trattato di libero scambio pari a 700 miliardi di euro all’anno.

Ma cosa cambia per gli italiani con la Brexit ?

Coloro che risiedevano in Regno Unito già prima del 31 dicembre 2020 hanno sei mesi di tempo per richiedere la residenza definitiva, o in alternativa anche quella temporanea.

Pertanto, anche per i cittadini europei, entrano in vigore le stesse leggi che riguardano gli altri immigrati.

Per quanto riguarda i visti, il Regno Unito ha deciso di concederli solo a coloro che porteranno nel Paese titoli di studio e qualifiche professionali che andranno a giovare all’economia britannica. Per farla breve, se non si è laureati o non si è professionisti, non si entra in UK.

E per quanto riguarda la categoria dei lavoratori “non essenziali”?

Non solo sarà necessaria una buona conoscenza dell’inglese, pari al livello B1, ma anche un salario minimo di 25.600 euro.

Gli studenti dovranno pagare 348 sterline per il visto, mentre i lavoratori da 610 a 1.409 sterline a seconda della professione svolta. In più, per accedere al Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito bisognerà sborsare altre 624 sterline.

Le vacanze in Inghilterra saranno ancora consentite, anche senza visto, ma non si potrà soggiornare per più di tre mesi.

Fino al mese di ottobre ci si potrà recare in UK anche solo con la carta d’identità o con un passaporto valido per sei mesi: in seguito, ogni viaggiatore dovrà avere con sè un passaporto biometrico.

Infine, il Regno Unito ha deciso di uscire dal programma Erasmus, ed è una notizia che è stata accolta con profondo disappunto dagli studenti di tutta Europa, Italia compresa.

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