Badante convivente, un lavoro difficile e usurante

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Non esistono statistiche ufficiali sul logorio del mestiere di badante ma certo i ritmi di lavoro sono pesanti e hanno poco tempo per dedicarsi a loro stesse. Un appello per cambiare il trend

Quello della badante è un lavoro usurante, potenzialmente mortale ?

Non ci sono statistiche ufficiali per confermarlo, ma l’allarme è stato lanciato in tempi non sospetti da chi conosce bene i protagonisti di questa storia.

Come Padre Ioan Lupasteanu, Coordinatore di Settore presso la Diocesi Ortodossa Romena d’Italia a Trento.

Anche in Trentino, come moltissime altre regioni italiane, il numero delle badanti straniere è in continuo aumento e la percentuale delle donne rumene è notevole.

Ma come ha sottolineato il religioso, è in deciso aumento anche il numero dei decessi, in età giovane. Donne che si ammalano di tumore e che non riescono a lottare contro questa malattia.

Non c’è forse un nesso diretto con il loro lavoro, ma intanto Padre Lupasteanu dalle colonne di un quotidiano locale ha lanciato un appello alle famiglie che le assumono.

Secondo lui sono sottoposte a ritmi troppo intensi, a orari di lavoro troppo lunghi da sopportare.

E tutto questo va ad incidere sulla loro salute ma anche sulle eventuali cure da affrontare quando si ammalano. Perché non tutte possono permettersi di assentarsi dal lavoro e così rischiano di trascurare la salute.

Secondo i dati in possesso della Chiesa Ortodossa i numeri dei decessi tra le badanti straniere che lavorano in Italia, in particolare quelle rumene di cui possono avere conoscenza diretta, è decisamente aumentato.

Padre Lupasteanu è arrivato nel nostro Paese nel 2003 e ha potuto osservare molto da vicino il fenomeno.

Secondo lui queste donne, che hanno lavorato in Italia per oltre dieci anni, non hanno mai fatto esami approfonditi per controllare la loro salute perché non ne hanno avuto il tempo.

Erano impegnate a lavorare, non potevano staccare e così si sono trascurate con effetti letali.

Un appello che in parte la Asl di Trento ha già raccolto tanto da mettere in piedi un progetto sulla corretta alimentazione dei lavoratori stranieri in Italia.

La prima cura infatti arriva dalla nutrizione, ma stare dietro ad una persona malata o anziana come succede normalmente alle badanti comporta non avere orari e spesso mangiare in fretta, cosa capita.

Un problema che in realtà è generale in tutta Italia perché i mestiere delle badanti è certamente faticoso. Ecco perché da più parti si alzano appello per renderlo meno pesante, con orari più umani.

Come qualsiasi altro lavoro, dovrebbero esserci delle pause corrette per permettere di riprendersi e quando è il caso anche di curarsi a dovere.

Inoltre le famiglie che assumono una badante dovrebbero avere a cura la sua salute e metterla al corrente di eventuali controlli ed esami da fare per stare in salute.

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