Anpal, 200 milioni per il bonus occupazionale di Garanzia Giovani

disoccupazione naspi

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I fondi garantiti dall’Unione Europea saranno destinati alle aziende che assumono nel 2017 ragazzi tra i 16 e 29 anni che sono classificabili come ‘Neet’

Ci sono 200 milioni pronti per finanziare nuovamente il ‘bonus occupazionale” di Garanzia Giovani, messi a disposizione dall’Anpal, la nuova Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, in coordinamento con il ministero del Lavoro.

Un fondo che arriva direttamente dagli stanziamenti dell’Unione Europea e sarà destinato a riconoscere un incentivo economico a tutti i datori di lavoro privati che nel corso del 2017 assumeranno in ogni regione d’Italia giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, iscritti al programma ‘Youth Guarantee’ e quindi catalogabili come ‘Neet’, ossia soggetti non inseriti in percorsi di studio o formazione e senza un impiego, dopo che abbiano completato almeno il loro normale ciclo di studi.

Un sostegno che partirà già nel prossimo gennaio e sarà una misura complementare, ma non sostitutiva, rispetto alla decontribuzione prevista dal governo Renzi per le assunzioni nelle regioni del Sud Italia di giovani e Over 50 disoccupati, finanziata per tutto il prossimo anno con ulteriori 530 milioni.

Il ‘bonus occupazionale’ previsto per Garanzia Giovani non potrà comunque essere cumulato con altri incentivi all’assunzione e spetterà sempre in caso di assunzione di un Under 29 ‘Neet’ sempre che il giovane interessato all’assunzione non abbia avuto un rapporto di impiego negli ultimi sei mesi. Inoltre i contratti devono essere firmati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017.

Non sono invece interessate all’incentivo le assunzioni con contratto domestico e accessorio e in caso di lavoro a tempo parziale, il massimale del bonus viene proporzionalmente ridotto mentre se si verifica una conclusione anticipata del contratto di lavoro la riduzione discale sarà proporzionata alla durata effettiva del rapporto.

Ma come si fruisce del bonus? L’incentivo è previsto sotto forma di conguaglio delle denunce contributive mensili trasmesse dalle aziende all’Inps. Una misura che sembra funzionare visto che per il momento sono più di 57mila le domande confermate dalle imprese ed è anche per questo che la misura è stata rinnovata nel 2017.

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