Agricoltura: senza migranti il 40% di frutta e verdura andrà a male, in attesa del decreto flussi 2020

Il 40% della frutta e della verdura presente nei campi rischia di andare a male perchè non ci sarà nessuno straniero a raccoglierla.

E’ l’ennesimo allarme lanciato dalla Coldiretti, che da settimane evidenzia la situazione drammatica del settore agricolo in seguito all’emergenza coronavirus.

La diffusione del contagio da Covid-19 e il conseguente “lockdown” imposto dal governo ha fatto precipitare il numero di lavoratori stagionali, tra chi ha dovuto necessariamente osservare il periodo di quarantena e tanti altri stranieri che hanno invece deciso di fare rientro nel loro Paese d’origine.

Senza contare tutti coloro che sarebbero venuti a lavorare in Italia ma che hanno rinunciato a causa del coronavirus.

In alcune Regioni la stagione di raccolta di frutta e verdura è già cominciata, e presto interesserà tutta Italia. Tuttavia, senza braccianti stranieri agricoli, si rischia il collasso del settore.

Per questo motivo, da tempo si parla di una “sanatoria stranieri” che andrebbe a regolarizzare i lavoratori senza permesso di soggiorno, oltre ad una sanificazione delle baracche-ghetto dove sono assiepati i braccianti. Lo ha detto anche il ministro Teresa Bellanova, scatenando anche le critiche della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Quel che è certo è che il tempo stringe. Il ministro Bellanova sta avviando un discorso con la Romania per riaprire il flusso degli stagionali, mentre il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha chiesto un nuovo decreto flussi.

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Coldiretti ha evidenziato che è proprio la comunità rumena quella con più occupati nel settore agricolo italiano tra le straniere.

Confagricoltura ha invece sottolineato che da oltre 40 anni i campi italiani sono coltivati dai migranti, che rappresentano una risorsa inestimabile per il settore.

Entrambe le organizzazioni hanno avanzato la proposta dei voucher per far lavorare nei campi gli italiani percettori di sussidi pubblici e coloro che ricevono il reddito di cittadinanza o il sussidio di disoccupazione. Proposta che trova consenso nelle forze politiche di destra.

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