Agricoltura, la CGIL Campania: “Regolarizzare migranti o sarà un disastro”

Anche in Campania, così come in tutta Italia, la mancanza di lavoratori stagionali rischia di creare un danno gigantesco al settore agricolo.

Ieri, nell’Aula del Senato, la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova ha rilanciato la proposta di regolarizzazione dei migranti che lavorano nell’agricoltura. L’ottenimento del permesso di soggiorno consentirebbe agli stranieri di poter emergere dal lavoro nero e avere anche accesso alle cure, un fattore importante in questa emergenza coronavirus.

Proposta che è stata fortemente criticata dalle opposizioni – su tutti la Lega di Matteo Salvini, che preferirebbe l’utilizzo di voucher – ma che invece trova nettamente favorevole la CGIL Campania, preoccupata per il “concreto rischio di collasso del settore agricolo” nella Regione.

Il sindacato ha quindi  lanciato un nuovo appello per la regolarizzazione dei migranti braccianti e per chiedere il sostegno del lavoro degli stranieri nei campi agricoli.

Nel documento, i segretari generali di Cgil e Flai Cgil della regione Campania, Nicola Ricci e Giuseppe Carotenuto, chiedono delle misure ben precise, tra cui l’apertura di corridoi green regionali, interregionali e intercomunitari che consentano il transito regolare dei lavoratori stranieri regolari.

Inoltre, la CGIL Campania chiede che venga concesso il permesso di soggiorno straordinario per motivi di lavoro “a tutti gli stranieri irregolari che trovano occupazione nel settore agricolo e nella filiera”. In più, Ricci e Carotenuto sottolineano la necessità del superamento degli ostacoli normativi e burocratici “che impediscono o limitano l’attività lavoratori dei richiedenti protezione internazionale”.

Misure imprescindibili e soprattutto improcrastinabili per salvaguardare il settore agricolo campano e scongiurare il fermo totale delle campagne di raccolta.

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