Permessi di soggiorno facili nell’ufficio immigrazione di Milano : arrestato poliziotto

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permesso di soggiorno

Facilitava l’ottenimento di permessi di soggiorno a molti cittadini cinesi, in cambio di cospicue somme di denaro.

Le indagini portate avanti dalle forze dell’ordine di Milano hanno permesso di scoprire una vera e propria struttura criminosa messa in piedi nientemeno che da un collega.

A finire dietro le sbarre è infatti un assistente capo di cinquant’anni della Questura di Milano, che da circa dieci anni era in servizio all’Ufficio Immigrazione.

Insieme a lui, i colleghi della Squadra Mobile hanno arrestato anche sua moglie, una cinese che ha la stessa età dell’assistente capo, e un altro uomo, anch’egli di nazionalità cinese. Entrambi sono al momento ricercati dalla polizia.

Le accuse nei confronti dei tre individui sono corruzione e falso finalizzato all’emissione di permessi di soggiorno.

Il tutto è partito grazie alla segnalazione di una donna, risalente al mese di novembre 2018, che riferiva come nella Chinatown milanese ottenere un permesso di soggiorno era diventato praticamente un gioco da ragazzi.

Le indagini dei poliziotti della nona sezione, coordinati dal dirigente Gianni De Palma, hanno permesso di risalire all’attività illecita dell’uomo, che certificava una conoscenza dell’italiano completamente falsa e anche una dichiarazione di ospitalità, che nei fatti era inesistente.

In cambio, l’agente otteneva grosse somme di denaro (dalle 5000 alle 8000 euro), che divideva con la persona che fungeva da intermediario.

Al momento gli investigatori hanno accertato circa 30 pratiche false, ma il sospetto è che l’assistente capo ne abbia prodotte molte di più.

Gli agenti hanno provveduto anche a sequestrare due abitazioni intestate alla moglie dell’assistente capo: si tratta di un appartamento in zona Famagosta e di una villetta in zona De Angeli.

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