24 aprile, primo giorno di Ramadan 2020 “Facciamo l’adhan dalle nostre case, preghiamo per l’Italia”

Il “lockdown” imposto dal governo per frenare il contagio da coronavirus avrà delle inevitabili conseguenze anche sul Ramadan.

Il primo giorno del mese in cui tutti i credenti di religione musulmana praticano il digiuno per commemorare la prima rivelazione del Corano a Maometto è programmato per venerdì 24 aprile.

Dato che le restrizioni governative sono previste fino al 3 maggio, non sarà quindi possibile effettuare le celebrazioni come di consueto.

Per questo motivo, l’Associazione Nazionale Musulmani Italiani (ANMI) ha deciso di lanciare un’iniziativa per coinvolgere tutti i fedeli che pregheranno nelle proprie case.

L’ANMI chiede infatti di fare l’adhan (la chiamata islamica alla preghiera, ndr) dalle finestre della propria abitazione.

“ANMI, in questo periodo di restrizioni lancia un appello a tutti i musulmani italiani e le associazioni musulmane residenti nel territorio italiano: eseguire sui balconi di casa o dai microfoni delle musalle (sale di preghiera) l’adhan“, scrive l’Associazione in un comunicato.

“Venerdì ventiquattro aprile, il possibile primo giorno di Ramadan, alle ore 18:00, tutti insieme in tutta Italia vogliamo compiere il richiamo alla preghiera – afferma l’ANMI – come augurio che il mese sacro dell’Islam possa portare una nuova vita e una soluzione per tutto quello che accade”.

L’Associazione chiede di fare l’adhan prima dell’Iftor, ovvero prima del pasto serale consumato dai musulmani che interrompe il digiuno quotidiano durante il mese di Ramadan.

“Facciamo sentire la nostra vicinanza a tutti noi stessi e all’Italia intera con un gesto di preghiera, di invocazione e di richiesta di aiuto a Dio l’Altissimo”.

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