1.151 migranti morti in mare nell’ultimo anno. Medici Senza Frontiere attacca i “porti chiusi”

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Oltre mille persone morte nell’ultimo anno in mare. Numeri terrificanti, quelli comunicati da Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee, che hanno specificato come il totale complessivo delle vittime sia di 1.151 tra uomini, donne e bambini.

Una cifra che spaventa, in particolare se si tiene conto di come nell’ultimo anno il governo italiano abbia predisposto una politica di tolleranza zero nei confronti degli sbarchi, specialmente per volere del ministro dell’Interno e vicepremier del governo Conte, Matteo Salvini. Un anno di porti chiusi alle navi umanitarie e oltre mille morti in mare: un dato che non può non far riflettere.

Per questo motivo Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee hanno voluto lanciare l’allarme, chiedendo che si stabilisca “un coordinamento delle autorità competenti nel Mar Mediterraneo, per evitare morti inutili”.

“La risposta dei governi europei alla crisi umanitaria nel Mar Mediterraneo e in Libia è stata una corsa al ribasso”, ha detto a ‘La Repubblica’ Annemarie Loof, responsabile per le operazioni di Msf. La Loof ha poi sottolineato come la chiusura dei porti italiani alle navi ONG ha fatto sì che il Mar Mediterraneo centrale diventasse un luogo di “stallo”, con almeno 18 incidenti documentati.

“L’assenza di navi umanitarie nel Mediterraneo centrale in questo periodo mostra l’infondatezza dell’esistenza di un fattore di attrazione – ha aggiunto Frédéric Penard, direttore delle operazioni di Sos Mediterranee – la realtà è che anche con un numero sempre minore di navi umanitarie in mare, le persone con poche alternative continueranno a provare questa attraversata mortale a prescindere dai rischi. L’unica differenza, ora, è che queste persone corrono un rischio quattro volte maggiore di morire rispetto all’anno scorso, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni”.

Nonostante una situazione tutt’altro che rosea, Matteo Salvini tira dritto e prosegue con la sua linea. Il responsabile del Viminale ha ribadito ancora una volta che i porti italiani non verranno mai aperti alle navi ONG (falso, in quanto è già accaduto, ndr) e che entro la metà di luglio verrà anche chiuso il Cara di Mineo, dove attualmente sono ospitate 152 persone.

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